sabato 13 giugno 2020

Step #25 - Tiriamo le somme

Siamo finalmente arrivati all'ultimo post del blog e, sperando che i miei venticinque amati lettori abbiano apprezzato il lavoro portato a termine, scriviamo una sintesi degli argomenti fin'ora svolti per poter agevolare nuovi lettori futuri ad interfacciarsi con il blog e anche per tirarne le somme.

Iniziammo circa tre mesi fa lo studio del termine "economizzare" chiarendo innanzitutto la sua definizione, la sua etimologia ed i rapporti con i corrispettivi in altre lingue straniere, scrivendo anche poi una storia del termine comprendendo come il concetto rappresentato da questa parola sia stato, ed è, fondamentale nella storia del progresso tecnologico umano.

Si è pubblicata un'immagine rappresentante il concetto della parola in esame per poi analizzare i rapporti fra questo concetto e la mitologia antica (in particolare quella romana).

Dopo aver inoltre analizzato una immagine pubblicitaria relativa al concetto del risparmio (che come abbiamo visto nei primi post è un risvolto del concetto dell'economizzare), cominciamo a cercare correlazioni nella letteratura.

Si parla infatti della novella di Mazzarò di Verga nell'ambito della letteratura narrativa e della poesia "Bombardamento" di Filippo Marinetti per la letteratura poetica.

Cominciamo quindi una ricerca dei concetti della parola del nostro blog nella tecnologia delle varie epoche storiche dell'umanità, cominciando da quella antica sottolineando come l'applicazione in massa dell'arco degli antichi romani rivoluzioni alcuni aspetti dell'architettura.

La ricerca viene temporaneamente interrotta per parlare di come il verbo sia presente nella struttura delle Cariatidi dell'Eretteo, sull'Acropoli di Atene, ed in una sequenza cinematografica, nel nostro caso la scena del discorso di Gekko nel film "Wall Street".

Si apre poi una parantesi sull'attuale crisi dovuta al Coronavirus, parlando di come influenzerà l'economia del prossimo futuro.

Riprende adesso la ricerca già accennata prima parlando di come il concetto sia presente nella tecnologia medievale con scoperta e lo sviluppo della stampa in Asia ed Europa, in quella del Settecento con le macchine a vapore.

La ricerca continua nell'epoca moderna, rilevando i rapporti con un'evento fra i più importanti dell'Ottocento, cioè l'apertura del canale di Suez e nel Novecento con la scoperta di nuove conoscenze chimiche che portano alla creazione di organismi geneticamente modificati. Sempre del Novecento è il protagonista (un buon esempio) del concetto che stiamo esplorando, cioè Franklin Roosevelt per via delle politiche del New Deal introdotte dalla sua amministrazione dopo la crisi del '29, completando questa breve ricerca nell'ambito storico.

Si continua con un'abbecedario, si tratta cioè di associare una parola che sia relativa al verbo in questione per ogni lettera dell'alfabeto, per poi proseguire commentando un articolo di giornale sempre riguardo i possibili sviluppi della crisi Coronavirus.

Continuiamo quindi con i rapporti con la scienza applicata e con un materiale secondo me iconico, il truciolato, per poi citare il brevetto del metodo produttivo del materiale stesso.

Concludiamo alla fine, con un post interessato al futuro e molto immaginario su di un invenzione tecnologica relativa, come al solito, al verbo che ci ha accompagnato in questa viaggio (con allegata immagine pubblicitaria) e di cui si è anche disegnata una mappa concettuale.

Giunti, ora, alla fine del nostro percorso sulla comprensione del concetto dell'economizzare nei vari ambiti tecnologici possiamo sicuramente dirci soddisfatti del lavoro svolto. Spero soprattutto che il lettore possa non solo aver ampliato le proprie conoscenze in ambito di storia della tecnologia ma anche aver capito che ogni innovazione tecnologica, per quanto teoricamente "buona" e utile, non ha solamente ripercussioni positive e che quindi, se si è nella posizione di farlo, è giusto pensare sempre a lungo sulle implicazioni delle proprie scoperte.

venerdì 12 giugno 2020

Step #24 - Mappa concettuale


Step #23 - Una promozione di prodotto




Step #22 - Un'invenzione futura

Abbiamo molte volte ripetuto come alcunidei concetti principali della parola in questione siano: aumentare i ricavi spendendo lo stesso o di meno, oppure solamente risparmiare. Per questo l'invenzione che dovrebbe esistere nel prossimo futuro dovrà aiutare a raggiungere propio questi risultati.

Sarebbe quindi un'invenzione abbastanza complicata poiché dovrebbe aiutare una qualsiasi persona a raggiungere quegli obiettivi di sopra, soprattutto perché dovrebbe essere funzionale in molti ambiti e campi diversi.

Ad intuito ho pensato che l'invenzione ideale sarebbe una macchina che riesca a restituire delle risposte una volta che abbia ricevuto delle condizioni iniziali. Una macchina, ho pensato, molto avanzata potrebbe avere una visione d'insieme migliore di una persona normale, in modo tale da considerare bene tutte le variabili. Poi però ho pensato che ci sono almeno due problemi fondamentali: innanzitutto la persona che utilizza questa macchina/algoritmo molto probabilmemte immetterà solo le variabili più importanti per lui, tralasciando magari particolari fondamentali per lui insignificanti; inoltre, ponendo anche la persona immettesse migliaia di variabili, la macchina non potrebbe mai predire perfettamente il futuro per motivi molto noti agli scienziati che studiano i sistemi complessi.

Ecco perché più che una macchina che restituisce risposte secondo me avrebbe più senso, e sarebbe più facile da realizzare, una macchina che restituisce domande. Una macchina che possa dare alla persona che la utilizza una visione differente della situazione in modo tale che sia la persona stessa a doversi fare delle domande e riuscire a sviluppare una visione più critica del problema che devono risolvere.

giovedì 11 giugno 2020

Step #21 - Un brevetto

In correlazione al post subito precedente, lascio il link, trovato con il motore di ricerca Google Patents, di un brevetto depositato in Austria il 12 Aprile 1912 che testimonia uno dei primi metodi produttivi del truciolato.

Molto interessante secondo me questo paragrafo del brevetto in cui si descrive la proprietà della resina usata nella preparazione dei pannelli di particelle, ma parla anche di possibili usi alternativi della tecnica:

"The thermosetting resin used according to the invention is particularly suitable for the preparation of particle boards in the short-cycle pressing process. However, the present invention usable resin can also be used advantageously in the production of high-pressure laminates, for the coating of chipboards and hardboard by conventional methods, as well as for the production of molding compounds."

Step #20 - Un materiale

Parliamo oggi di un materiale adibito ai più svariati usi, inventato in Germania nella prima metà del XX secolo, il truciolato.

Il truciolato, o truciolare, è un pannello in legno composto da, appunto, trucioli derivanti dagli scarti della lavorazione del legno di ogni tipo. È immediato riconoscerne il successo commerciale, basta guardarsi attorno nella propria stanza (soprattutto e siete appassionati di mobili Ikea).


Il truciolato infatti è stata un'idea geniale soto ogni punto di vista, soprattutto economico e ambientale. Esso infatti è composto da scarti di lavorazione, che non costano praticamente nulla, e viene lavorato per poterne fare qualsiasi cosa, con un guadagno quindi considerevole, ed inoltre risolve molti dei problemi legati alla gestione dei rifiuti delle industrie del legname.
Esistono quattro tipi principali di truciolato: i pannelli di particelle, gli OSB, i LSL ed i pannelli di particelle legati a cemento.

I primi sono quelli conosciuti da tutti, cioè trucioli fini o molto fini legati insieme da colle e compressati in modo che le particelle più spesse si spostio verso l'interno del pannello. Sono generalmente dotati di un rivestimento esterno per renderli più resistenti e impermeabili. Gli OSB sono composti da trucioli lunghi e stretti tenuti insieme da collanti speciali; hanno la caratteristica di essere più resistenti verso una direzione specifica. Gli LSL sono simili agli OSB, sono composti da trucioli di pioppo di dimensioni particolari legati fra loro da colle resistenti all'acqua, a formare dei pannelli di struttura omogenea molto resistenti. Infine i pannelli di particelle legati con cemento sono truciolsti i cui pezzi di legno sono legati con additivi minerali come il cemento in maniera molto omogenea. Vengono utilizzatti soprattutto per gli esterni per la loro resistenza ad insetti, funghi e acqua.

Step #19 - Nella scienza applicata

Parliamo in questo post dei rapporti che vi sono fra la parola in esame ed una disciplina scientifica e, ovviamente, quale disciplina si può considerare se non quella delle scienze economiche?

La scienza economica, secondo me, la si può considerare come una sociologia però strettamente legata al fattore economico. Essa infatti studia i comportamenti dell'uomo che nascono dalla necessità di soddisfare bisogni in condizioni di scarsità di mezzi o risorse.

Al centro degli studi della scienza economica non vi è quindi l'uomo nella sua totalità, ma l'operatore economico. Una situazione esemplare è quella in cui l'operatore economicoè in deficit di beni ed un altro possiede un eccesso del bene. Il complesso degli atti compiuti dagli operatori economici e oggetto di studio di questa scienza sono i fenomeni economici



________________________________
Informazioni attinte dalla seguente pagina Okpedia

Step #18 - Nella cronaca

Riprendendo il precedente post riguardo al coronavirus, avevamo analizzato il fatto che il probabile risparmio dei consumatori nei tempi a venire avrebbe ulteriormente peggiorato la crisi. In questo articolo del Sole 24 Ore di qualche giorno fa, oltre a considerazioni più generali sulla crisi, si parla proprio di ciò che abbiamo accennato in precedenza esaminando le i cali dei consumi nei vari settori.

mercoledì 10 giugno 2020

Step #17 - Un abbecedario

Alfabeto dell'Economizzare

Ambiente
Beni
Commercio
Domanda
Economia
Finanza
Gettito
Herbert Simon
Ingegneria
Lavoro
Migliorarsi
Novità
Offerta
Produttività
Qualità
Risparmio
Spese
Tecnologia
Unione
Valorizzazione
Zecca

Step #16 - Un Protagonista - Franklin Delano Roosevelt

All'inizio del Novecento gli Stati Uniti vivevano un periodo molto prospero a livello economico, caratterizzato da un sistema capitalistico in tutto uguale a quello attuale ed in cui le varie aziende industriali e finanziarie avevano praticamente carta bianca in quasi tutto, nonostante alcune riforme di inizio Novecento per limitare il potere dei Trust.

Era presente quindi un boom economico non controllato ed in cui ognuno cercava di accaparrarsi "la propria fetta di torta". Sintetizzando, però, si era creato proprio grazie a queste condizioni (laissez-faire e individualismo) il terreno perfetto una crisi che poteva scoppiare da un momento all'altro. Quel momento alla fine fu il martedì del 29 ottobre 1929.

Per riuscire a risollevarsi c'era bisogno di una persona con un'ampia visione d'insieme, che potesse riuscire a governare la giungla economica e fare in modo che non vada in direzione di altri disastri. Questa figura venne incarnata da Frankiln Roosevelt negli anni 30.

Eletto nel 1932 con la promessa di un New Deal, Roosevelt riuscì, seppur con le ovvie difficoltà, a far uscire la sua nazione da una delle crisi più importanti del sistema capitalistico e lo fece applicando a pieno i concetti dell'economizzare, in questo caso anche quelli etimologici del "gestire le cose dello stato".

Ci furono due piani per il New Deal, il primo durante la sua prima presidenza, ed il secondo che riusci a mettere in pratica grazie alla rielezione.
In sintesi la principale mossa presa nel New Deal fu una maggiore azione dello stato nell'economia di cui possiamo ricordare alcuni grandi provvedimenti come la riforma monetaria, l'abrigazione del proibizionismo, l'istituzione del Civilian Conservation Corps (cioè assunzione di disoccupati nella manutenzione delle risorse naturali), moltissime commissioni statali.

Ci sono tutt'ora disaccordi sullefficienza della politica di Roosevelt, ci si chiede se sia stato effettivamente il New Deal ad aver aiutato l'economia o se sia invece stata la corsa agli armamenti pre-bellica e poi bellica, ma senza ombra di dubbio le politiche degli anni 30 hanno gettato la base del cosiddetto "Welfare State" e aveva modificato il rapporto dello stato nei confronti dell'economia da semplice spettatore a regolatore, per il bene di tutti.

________________________________
Informazioni prese dalle seguente pagine Wikipedia:

Step #15 - Nel Novecento



Ancora frutto di dibattiti e controversie, la scoperta della possibilità di poter creare organismi geneticamente modificati, o OGM, rappresenta sicuramente un passo importante nella chimica organica e, per via dei tanti campi in cui questa tecnologia viene e può venire applicata, è sicuramente legata al concetto di economizzare.

L'uomo dall'alba dei tempi ha sempre cercato di traformare l'ambiente intorno a sé per ricavarne dei benefici, e gli organismi da egli "addomesticati" non fanno eccezione. Si pensi solamente all'agricoltura, la quasi totalità del cibo che mangiamo oggi è completamente diverso dal cibo degli antenati, proprio perché essi, selezionando dopo i vari raccolti i semi delle piante migliori, hanno modificato il codice genetico delle varie specie.

Ovviamente però i contadini nel ripiantare certi semi da loro scelti stavano facendo una scommessa, non avevano alcuna idea dei processi legati ai geni. Con le nuove biotecnologie invece, e cioè con persone che hanno una migliore conoscenza della chimica del DNA, si riesce effettivamente a scegliere un gene specifico e a modificare la l'organismo in maniera "guidata". Ovviamente scrivo "guidata" e non "controllata" perché, come si nota da una delle poche critiche sensate agli OGM, è praticamente impossibile prevedere che l'organismo modificato agirà al 100% come vuole lo scienziato: c'è sempre quella possibilità di qualcosa di non considerato che potrebbe provocare danni, soprattutto quando si considerano i comportamenti che gli OGM potrebbero presentare in natura.

Certo, i rischi, seppur in generale minimi, ci sono, ma è cosa saggia considerare anche tutte le varie innovazioni che questi organismi potrebbero sulla società umana. Piante che resistono ai climi più difficili, ai parassiti più persistenti (senza l'aiuto di fertilizzanti), che presentano più nutrienti dei loro corrispettivi già usati dall'uomo. In altre parole, più cibo con più nutrienti, più facile da coltivare e che costa di meno sia al produttore sia, di conseguenza, al consumatore. Utilizzare meno risorse per avere più risultati: questo è il cuore del concetto che stiamo affrontando.

Con scoperte come questa si potrebbero risolvere con facilità assoluta problemi come la fame nel mondo. Purtroppo però, come nel post precedente, bisogna "rimanere con i piedi per terra" e accorgersi di cose spiacevoli, come il fatto che la fame del mondo potrebbe essere risolta in qualsiasi momento anche con l'agricoltura attuale e che, quindi, i vari problemi esistenti di disparità nel mondo sono quasi voluti.

Nonostante ciò, secondo me, scoperte come gli OGM fanno sperareche un giorno magari potrà esistere un mondo migliore e più facile.
________________________________
Informazioni prese dalla seguente pagina Wikipedia

martedì 9 giugno 2020

Step #14 - Nell'Ottocento

Inaugurato nel 1869, il Canale di Suez fu un opera per importantissima per gli equilibri economici e di potere mondiali, per secoli le navi per passare dall'Europa all'Asia e viceversa hanno dovuto intraprendere viaggi di mesi per poter circumnavigare l'Africa. Dal 1869 invece le navi si vedono dimezzati i loro tragitti, e le varie compagnie le loro spese.

Idealmente aprire un canale del genere in una posizione così importante può avere solo impatti positivi sull'umanità: viaggi piu economici e meno faticosi che daranno una spinta notevoli ai commerci. Il concetto dell'economizzare sembra essere stato applicato a dovere e la vita di tutti è leggermente migliore. Purtroppo però in pratica non è così.
Come ogni avanzamento tecnologico, vanno sempre considerati anche i possibili lati negativi, cioè i possibili cattivi usi che le persone posso fare di quella certa tecnologia. Ovviamente non sto criticando l'idea della costruzione dei canali, vorrei però solo invitare a riflettere sui fatti. Poiche, certo, questo canale ha migliorato la vita a molte persone, però i commerci che idealmente dovrebbe favorire a tutti portano benessere quasi esclusivamente in una direzione. Grazie al canale infatti le grandi potenze coloniali poterono esercitare meglio il loro potere sulle colonie e ne migliorarono gli scambi, o in altre parole migliorarono gli sfruttamenti. Non è infatti un caso che è stato proprio l'Impero Francese a far costruire il canale.

Ovviamente è stato anche protagonista di guerre nel corso della storia, molte sono le battaglie in cui si è cercato di conquistarlo per poter sfruttare la sua posizione strategica, scontri comunque sempre vinti dal Regno Unito che controlla il canale dal 1875 e che lo ha sempre "tenuto stretto" fino al 1956, anno in cui per via di una crisi internazionale c'era il rischio di far scoppiare una nuova guerra mondiale.

Una terza guerra mondiale "solo" per un'innovazione tecnologica di un secolo prima. Non è incredibile? Per una innovazione che comunque è più che positiva.
Le invenzioni, o innovazioni ecc., non sono mai positive o negative. È lo scienziato, o ingegnere, che al momento della nuova scoperta scientifica, se agisce per il bene comune, deve interrogarsi il più possibile sulle implicazioni delle sue invenzioni

________________________________
Informazioni prese dalla seguente pagina Wikipedia

Step #13 - Nel Settecento

Come viene spiegato nel libro "Storia delle macchine" di Vittorio Marchis, la rivoluzione industriale avvenuta in Europa fra il XVIII ed il XIX secolo non è un fenomeno discontinuo. Le invenzioni che hanno permesso uno sviluppo così rapido dell'industria le si è potute sfruttare appunto perché, in paesi come l'Inghilterra in primis, si era formata nel corso del tempo una mentalità dei sistemi produttivi in cui, per esempio gli artigiani sono ormai operai ed un'organizzazione razionale del lavoro diventa sempre più richiesta.

La macchina più famosa inventata in questo periodo è sicuramente quella a vapore di Boulton e Watt. Certo, questa macchina è rivoluzionaria sotto molti punti di vista, ma qual è la correlazione con il concetto che stiamo esplorando nel blog? È pur sempre una macchina che consuma carbone,per quanto più efficiente del legno è sicuramente un combustibile molto più difficile e costoso da reperire.
Per rispondere alla domanda dividiamo quindi i vantaggi economici portati dalla macchina in vantaggi diretti ed indiretti.
Prima della macchina di Watt quella a vapore più utilizzata era la macchina di Newcomen, utilizzata quasi esclusivamente per drenare l'acqua dalle miniere di carbone. La macchina non ebbe successo in altri campi per vari motivi: era estremamente inefficiente, consentiva solamente un ciclo alternativo, era molto grande ed anche costosa. Watt, prendendo spunto da questa, inventa una macchina capace di generare un moto rotativo (molto più facile da implementare nelle applicazioni industruiali) che riceve due spinte dal cilindro nei due versi opposti (al contrario della macchina precedente che poteva solo "tirare" e non "spingere") e soprattutto che utilizza un condensatore esterno. Questo condensatore, in poche parole, permette al cilindro della macchina di non raffreddarsi, quindi di non far abbassare la temperatura del vapore.

Grazie a ciò e ad altri piccoli aggiustamenti (pensare anche solo al regolatore centrifugo), la macchina di Watt permise di migliorare e rendere più economici molti processi produttivi. Il prezzo del carbone calò per via della facilità e velocità di estrazione con le nuove macchine, favorendo quindi il propagarsi delle macchine a carbone in tutta l'Inghilterra e, col tempo, in tutta Europa, abbassando i prezzi degli oggetti di consumo prodotti nelle fabbriche e portando alla formazione della società di massa in cui viviamo oggi, caratterizzata da merce prodotta in serie e a basso costo.

Lascio allegato un video del funzionameto di una delle prime macchine a vapore di Watt. Viene usata dell'aria compressa per non rovinare la macchina, ma il funzionamento è comunque apprezzabile.


________________________________
Informazioni attinte dal libro "Storia delle macchine" di Vittorio marchis, Laterza editore, e dall seguenti pagine Wikipedia:

lunedì 8 giugno 2020

Step #12 - Nella tecnologia medievale e moderna

Geniale è un'invenzione che migliora la qualità della vita dell'uomo. Rivoluzionaria è un'invenzione che fa lo stesso, ma in maniera economica permettendo alla maggiorparte delle persone di beneficiarne. Quest'ultimo secondo me è il caso di quella che oggi definiamo come stampa.

La prima testimonianza di stampa a caratteri mobili proviene dalla Cina. L'artigiano Bi Sheng infatti è conosciuto per aver sviluppato i primi metodi di stampa al mondo nel 1040 d.C. circa, lavorando con caratteri di legno e di ceramica, preferendo però questi ultimi. Le sue esperienze nella stampa vengono descritte dal poliedrico intellettuale a lui contemporaneo Shen Kuo.

Nei secoli successivi in Cina le tecniche di stampaggio più utilizzate furono quelle dei caratteri di legno (poiché più economici) e di bronzo, queste ultime utilizzate e soprattutto per la stampa delle banconote (anch'esse inventate in Cina) e sviluppate sempre di più per contrastare i contraffattori.

La stampa a caratteri mobili venne quindi introdotta da Johannes Gutenberg nella metà del 1400. Egli utilizzava per i suoi caratteri mobili una lega formata da piombo antimonio e stagno e, soprattutto, inventò un nuovo metodo molto semplice per la creazione dei caratteri utilizzando una "hand mould" (purtroppo non ho trovato il corrispettivo italiano né tantomeno quello tedesco) come si può osservare da questo video illustrativo.

Prima dell'invenzione della stampa i libri erano oggetti per persone abbienti, molto costosi e molto lenti da realizzare. Come esempio si consideri che Gutenberg stampò 180 copie della sua Bibbia in 42 linee in tre anni, mentre un monaco amanuense nello stesso tempo ne avrebbe ricopiata forse una sola. Ovviamente i prezzi dei libri non calarono improvvisamente, anche perché il processo introdotto da Gutenberg in Europa non era efficientissimo, ma comunque ha dato inizio ad una rivoluzione importantissima che porterà, almeno in Europa, tecniche sempre migliori e libri sempre meno costosi, fattori questi che contribuiscono enormemente alla circolazione di nuove idee in maniera più veloce fra le persone e portando più velocemente alla formazione della società complessa in cui viviamo attualmente.

Lascio in allegato un video di una ricostruzione della macchina utilizzata da Gutenberg, secondo me molto interessante.


________________________________
Informazioni prese dalle seguenti pagine Wikipedia:

mercoledì 29 aprile 2020

Step #11 - Pandemia e paradosso economico



L’epidemia di Covid 19 farà collassare l’economia mondiale. Gli esperti non hanno dubbi a riguardo, se non di quanto effettivamente sarà la perdita e di quando gli stati riusciranno a risollevarsi. Soffermandoci per ora solamente sui dati, ho letto recentemente (14 Aprile) un articolo del Sole 24 Ore  che riporta le previsioni del Fondo  monetario internazionale per il prossimo anno. I dati sono spaventosi, si pensa che alla fine dell’anno, nella migliore delle ipotesi il P.i.l. mondiale avrà un calo del 3%. Certo, questo nella “migliore delle ipotesi” poiché molte sono anche le ipotesi di perdite ancora più significative che però, data la peculiarità della crisi e quindi le sue ovvie incertezze, sono ancora difficili da confermare.

Nei prossimi mesi le persone (che sono rimaste a casa senza lavorare per motivi di sicurezza nazionale) molto probabilmente inizieranno a considerare il concetto che stiamo esplorando nel blog. Esse infatti cominceranno nel loro piccolo a economizzare, fare economia, il più possibile, dato che non hanno lavorato e dati i tempi incerti. Il problema è che questa seppur comprensibile scelta sarà deleteria per la già colpita economia e incrementerà i rischi di una recessione più grave. 

Se ci si pone in un punto di vista interno a quello economico, ciò ha perfettamente senso: durante l’epidemia la produzione cala, la maggior parte dei consumatori non guadagna, successivamente le aziende hanno bisogno assoluto di vendere per poter coprire il denaro perso nel periodo precedente, ma i consumatori non consumano per paura di spendere troppi soldi, ma così facendo le aziende non guadagnano e non riescono a pagare i dipendenti e così via. Ciò che fa riflettere si nota però quando ci si estranea da questo contesto: nella società in cui viviamo se l’economia va a picco e le persone non investono per paura di perdere i pochi soldi che rimangono (e sono pochi per via della crisi), allora l’economia stessa andrà sempre più a picco, semplicemente paradossale.

Questo post però non vuole porsi come una molto corta (e scritta male) critica verso la società, il suddetto post vuole far capire, in relazione ai recenti eventi che seguono la pandemia, l’importanza di applicare il concetto dell’economizzare in maniera corretta.

In contrapposizione al risparmio del piccolo consumatore, sono gli Stati che in questo momento stanno facendo la “buona economizzazione” spostando i soldi nei settori più significativi al momento, tagliando gli sprechi, aiutanto finanziariamente ai consumatori, tutto per cercare non solo di sconfiggere il problema del virus, ma anche le conseguenze che porta.

In ultima istanza, questo è un buon esempio di un pensiero più generale per cui se si vuole economizzare bene, bisogna possedere una molto buona visione d’insieme.

Step #10 - Sequenza cinematografica

Per questo post, dopo una lunga e meditata riflessione, ho pensato sarebbe stato interessante trattare la parola che si sta esplorando nel blog nella sua accezione, secondo me, negativa.

Volevo infatti citare il film "Wall Street" del 1987 diretto da Oliver Stone che penso si possa riassumere nel miglior modo possibile con queste parole trovate sulla pagina Wikipedia del film:
"Il film è uno spaccato del mondo della finanza negli anni ottanta, intriso di arrivismo, avidità e immoralità: il personaggio incarnato abilmente da Michael Douglas, basato sulla figura del multimiliardario Ivan Boesky, rappresenta l'archetipo del rampantismo degli anni ottanta, che idolatra il libero mercato e ne sfrutta le più evidenti incongruenze. Si tratta del tipico uomo fatto da sé che si è fatto largo in modo duro e spietato, il tipico squalo dell'alta finanza che vuol essere il migliore e decanta Sun-Tzu, autore del famoso trattato L'arte della guerra, come vademecum nella vita e negli affari. Il monologo sull'avidità pronunciato dallo stesso Gekko nel corso della pellicola esprime al meglio i connotati del personaggio e di una certa America, quella reganiana, che Stone mette impietosamente in mostra."

Ed è infatti la scena del monologo che voglio condividere. Essa infatti in primis non rovina la visione del film, nel caso non lo si sia ancora guardato, ed in secundis è una visione interessante del concetto che stiamo trattando.


martedì 28 aprile 2020

Step #09 - Arti figurative


La loggia con le famose cariatidi dell'Eretteo ateniese, posto sull'acropoli.

Costruita circa nel V secolo a.C., rappresenta molto bene il concetto dell'economizzare poiché l'idea di usare una statua come colonna non solo è un ovvio ma banale risparmio di materiale, è anche il tentativo di unire in una sola opera la scultura e l'architettura, riuscendo in maniera molto intelligente a sopperire sia alle esigenze strutturali che a quelle estetiche.

mercoledì 22 aprile 2020

Step #08 - Applicazione nella tecnologia antica

Nell'ambito dell'architettura il sistema trilitico rappresenta un'invenzione semplice ma fondamentale nella storia della tecnologia. Questa molto intuitiva idea per cui due elementi verticali sostengano un elemento orizzontale sopra di essi è sopravvissuta per millenni con i dovuti accorgimenti e miglioramenti, basti pensare al primitivo Stonehenge e ai più recenti ordini architettonici greci, per esempio, in cui gli elementi verticali sono diventati colonne e quello orizzontale l'architrave.

L'innovazione tecnologica che volevo trattare in questo post, correlata alla parola e al concetto che si vuole esplorare in questo blog e in contrapposizione al sistema trilitico, è l'arco a tutto sesto.

Esso è stato molto probabilmente il primo genere di arco costruito dall'uomo ed i primi esempi sono risalenti al 3000 a.C. presso i caldei, antico popolo mesopotamico. È stato in seguito adoperato dagli etruschi e, in minima parte, dai greci, per poi essere impiegato massivamente dai romani. La componente "economizzante" dell'arco a tutto sesto sta nel fatto che esso riesca a scaricare il peso in maniera più efficace senza dover utilizzare dei grossi monoliti come succede nel sistema trilitico, rendendo l'arco a tutto sesto di costruzione più economica. Nonostante all'inizio sia stato preferito dagli ingegneri e architetti romani per il costo minore, l'arco a tutto sesto per i suoi vantaggi, primo fra tutti quello di poter garantire una luce (spazio fra i due piedritti) più ampia rispetto all'uso dell'architrave, divento anche elemento estetico fonamentale in molti edifici e veniva utilizzato per marcarne il ritmo.

Molti sono gli esempi dell'utilizzo di questa tipologia di arco in architettura romana, come gli acquedotti, ma l'opera che in particolare mi piacerebbe citare è l'Anfiteatro Flavio per via del suo rapporto molto stretto con l'arco a tutto sesto. Infatti una struttura così alta, con le tecnologie dell'epoca, non poteva che essere realizzata su quelle famose tre file di archi che, con il loro peso esile rispetto per esempio al sistema trilitico, fanno in modo che l'edificio non crolli a causa del proprio peso.

________________________________
Le informazioni sul sistema trilitico, sull'arco ed in particolare sull'arco a tutto sesto sono state raccolte da Wikipedia.

domenica 19 aprile 2020

Step #07 - Testo poetico

La tecnologia, scaturita dall'ingegno di molti esseri umani che si sono succeduti, presenta un carattere molto interessante, quello del continuo auto-superamento, cioè un miglioramento continuo. Come già spiegato in post precedenti, questa caratteristica tanto importante della tecnologia è strettamente legata al concetto di economizzare, la parola che stiamo esplorando in questo blog, poiché un rispario intelligente, sfruttare il più possibile gli sforzi per ottenere il massimo risultato, implica indubbiamente un miglioramento dal punto di vista, per esempio, delle risorse utilizzate.
 
Un movimento come quello futurista che vuole celebrare la forza vitale e dirompente dell'uomo, dovrà quindi obbligatoriamente anche elogiare la tecnologia e l'ingegno che hanno reso l'uomo tanto potente. Nell'ambito della poesia Filippo Marinetti, il padre del movimento, sviluppa un "Manifesto tecnico della letteratura futurista" in cui esprime i concetti fondamentali per cui sarebbe stato possibile rivoluzionare la poesia. La questione interessante sta nel fatto che come l'ingegno umano migliora le sue creazioni tecnologiche, allo stesso modo egli vuole migliorare la poesia, quasi come se fosse un macchinario, aggiungengo e rimuovendo caratteristiche al fine di perseguire l'obiettivo. È quindi impossibile da non notare la presenza del nostro concetto in molte poesie.

Prima fra tutte, secondo me, la poesia che ho scelto: "Bombardamento", sempre di Marinetti, presa dal poemetto "Zang tumb tuuum" del 1914, che descrive il bombardamento bulgaro della città di Adrianopoli (1912).
In essa è possibile notare come nel testo si "risparmi" sulle normali convenzioni della poesia, presentando quindi un'opera senza aggettivi, senza avverbi, senza punteggiatura ed altre caratteristiche.

Chiuderei proprio citando i versi finali di questa poesia che seppur dai concetti e la morale discutibili, non può non meravigliare il lettore.


"[...]  Graaaaandi  fragori  non  cancellare  precisare  ritttttagliandoli  rumori  più  piccoli  minutisssssssimi  rottami   di  echi  nel  teatro  ampiezza  300 chilometri quadrati                             Fiumi  Maritza  Tungia sdraiati                             Mont   Ròdopi   ritti                             alture  palchi loggione  2000  shrapnels  sbracciarsi  esplodere  fazzoletti  bianchissimi  pieni d'oro   Tumtumb                            2000   granate  protese  strappare   con   schianti   capigliature  tenebre                            zang-tumb-zang-tuuum    tuuuumb   orchestra   dei  rumori  di  guerra  gonfiarsi  sotto  una  nota  di  silenzio                             tenuta   nell'alto    cielo                             pallone  sferico  dorato  sorvegliare  tiri  parco  aerostatico  Kaudi-Keuy".

________________________________
Informazioni attinte da conoscenze personali dalla quinta liceo ed un breve ripasso dal libro di testo "Il Piacere dei Testi volume 5" di Guido Baldi, Pearson editore.

mercoledì 15 aprile 2020

Step #06 - Testo di Letteratura narrativa

Se c'è un personaggio nella letteratura che adopera il concetto di economizzare in maniera estrema è Mazzarò, ideato da Giuseppe Verga che ne scrive la storia nella novella "La roba" nel 1880, poi raccolta nelle "Novelle Rusticane" nel 1883.

Mazzarò, colui "che è fatto per la roba", è un ricchissimo borghese siciliano creatosi con le sue mani e che nella novella si racconta di come egli sia riuscito a possedere tanti terreni che sembrava che egli fosse disteso sulla terra e gli si camminasse sulla pancia.
Tutta questa ricchezza deriva da una politica di risparmio totale, egli spendeva i suoi denari solo per poterne accumulare di più in modo tale da poter comprare nuovi terreni e ricominciare il ciclo di investimenti.

Dal modo in cui è raccontata la novella si capisce l'intento dell'autore di criticare questo tipo di personalità borghese molto avara, ma un lettore può anche identificare in quel personaggio una perfetto esempio di applicazione del concetto di economizzare senza un ragionamento, senza una filosofia di vita soddisfacente. Egli infatti, certamente riesce ad sfruttare ogni ostacolo a proprio vantaggio, ad aumentare i ricavi di fronte ad una spesa minore o uguale e tutte le altre caratteristiche dell' "economizzare", ma finisce a vivere una vita di continua delusione, in cui si accumula denaro solo per accumularne ancora di più e così via, senza alcuna soddisfazione.

In maniera più generale quindi, l'applicazione di un concetto secondo me dovrebbe essere sempre seguito da un ragionamento ponderato non solo in termini "materialistici" (ovviamente economizzare è sempre positivo da quel punto di vista) ma anche più "filosofico-esistenziali".

________________________________
Informazioni sulla novella attinte da conoscenze personali dalla quinta liceo.

Step #05 - Messaggio pubblicitario

In una società come la nostra in cui siamo soggetti ogni giorno a messaggi pubblicitari di ogni tipo, la parola economizzare, cioè risparmiare, si sente molto spesso. È infatti una parola che rassicura il potenziale consumatore e lo invoglia a spendere più in sicurezza, che equivale a spendere.



Può essere usata in pubblicità riguardanti importanti decisioni come a quale banca affidare i propri soldi.

Come si può notare dall'immagine accanto, la banca in questione afferma di essere solida e conveniente, cioè proprio cioò che vorrebbe un consumatore tipo. Consumatore che però non sembra poter avere il tempo di domandarsi "Come fa ad essere allo stesso tempo economica ed affidabile?".

Non è compito della pubblicità rispondere a tale domanda.












Allo stesso modo anche pubblicità per spese più contenute adoperano quella parola per instaurare un senso di sicurezza nei possibili nuovi consumatori affezionabili, come mostrato da questo spot su YouTube di una nota catena di supermercati.

Lo slogan in questo caso è "Risparmiare per non rinunciare", che a prima vista può sembrare un concetto nobile e lo sarebbe se nella pubblicità spiegassero come sia possibile abbassare il costo di un prodotto senza ripercussioni sulla qualità, ma ciò purtroppo non accade.


Come al solito bisogna sempre ricordarsi che l'unico scopo di una pubblicità  è quello di far vendere e che quindi è bene lasciare a slogan miracolosi il tempo che trovano.

Step #04 - Mitologia

Divinità italica dell'abbondanza e degli approvigionamenti fu Annona, dea venerata soprattutto in epoca romana il cui nome rimarca la cadenza annuale degli antichi riti propiziatori legati all'agricoltura.

 Sul retro di un sesterzio Annona regge una cornucopia di fronte a Cerere


Figura importante nell'ambito delle "divinità delle risorse", e motivo per cui ho scelto di scriverne all'interno del blog, è la correlazione con il concetto di "annona", cioè la politica di un paese nella gestione delle derrate alimentari. In particolare al tempo degli antichi romani i magazzini pubblici per il frumento venivano consacrati alla dea, da qui quindi l'origine del nome. La gestione delle scorte di cereali, infatti, è stata una questione centrale per buona parte della storia dello stato romano e non tanto le consacrazioni alla dea quanto il lavoro millenario di moltissimi funzionari ha reso l'antica città di Roma la capitale imperiale che è stata.

Oltre a dover garantire un costante flusso di frumento dalle zone più fertili dell'impero (Sicilia, Egitto), i servizi statali romani dovevano tener conto anche dell'insorgenza di eventuali carestie nella gestione delle risorse, sottolineando di nuovo l'importanza del culto della dea Annona poiché, ancora prima delle leggi scritte, la sua figura sacra nell'ambito della partizione del raccolto per le semine successive e, soprattutto, l'accumulazione nei granai di riserve per le carestie obbligava i contadini all'adempimento di questi compiti importantissimi per la buona salute dello stato.

È facile pensare che i grandi Stati si siano formati attraverso eserciti potenti e vittoriose battaglie, ma uno sguardo più critico può osservare che è l'economia, la gestione delle risorse, che "tiene in piedi" un impero: i cittadini devono mangiare e, con città popolose come quella di Roma, una buona politica è fondamentale per evitare la capitolazione.

________________________________
Informazioni prese dalle seguenti pagine Wikipedia:

giovedì 2 aprile 2020

Step #02 - Storia sulla parola

Quello dell'economizzare può sembrare un concetto antico, ma riflettendoci, è invece abbastanza recente in termini di storia della nostra specie, tanto recente che è impressionante pensare che solo in qualche migliaio di anni esso sia riuscito e contini a stravolgere in modo così radicale ogni cultura umana che lo mette in pratica.

Certo, il termine italiano, come già osservato in post precedenti, deriva dalla cultura greca e successivamente latina, però il concetto che rappresenta, presente innanzitutto nelle popolazioni dell'antico Medio Oriente che lo hanno "applicato" per prime, non lo si può circoscrivere a mero prodotto di una certa civiltà, ma al contrario va considerato prodotto della natura umana stessa e quindi matrice di civiltà.

Ma perché tanta importanza ad una parola che sembra innocua? Alla fine uno dei sinonimi di "economizzare" è "risparmiare", una parola quasi umile cui non si addicono tutti questi pregi.
Partendo dai significati trovati in precedenza, cioè riuscire a raggiungere un obiettivo con il minimo dispendio di forze o, allo stesso modo, massimizzare i "profitti" di ogni azione, si può notare come l'essere umano abbia messo in pratica questo concetto in maniera massiva. Un cambiamento radicale nello stile di vita umano poiché, detto in maniera molto pragmatica, per la prima volta alcuni esseri umani hanno smesso di ragionare in termini di "Come posso raggiungere le risorse che garantiscono la mia sopravvivenza?" e hanno cominciato a pensare "Come posso fare in modo che le risorse mi raggiungano?". Se non si classifica un cambiamento del genere come radicale, allora la parola cadrebbe in disuso.

Ovviamente questo cambiamento drastico non ha condizionato allo stesso modo tutte le culture (basti pensare alle tante popolazioni nomadi nel corso della storia), ma è interessante notare il fatto che esso, oltre ad essersi tramandato di civiltà in civiltà, sia anche nato spontaneamente in luoghi e periodi diversi a testimonianza del fatto che esiste un qualche meccanismo di automiglioramento nella logica della mente della nostra specie.

In poche parole il concetto dell'economizzare che, ripetiamo, rappresenterebbe l'istinto di voler compiere un certo sforzo con il minimo delle energie possibili, ha trasformato negli anni le differenti culture umane portandole, in maniera diretta o indiretta, ad essere ciò che sono oggi attraverso una sua direttamente figlia disciplina: la tecnologia.

________________________________
Per ottenere un riscontro delle argomentazioni trattate in questo breve articolo si può consultare un qualsiasi libro di storia o enciclopedia.
Nel caso si volesse avere una visione (molto) più generale, leggere questa pagina Wikipedia.

martedì 31 marzo 2020

Step #01Bis - Confronto con alcune lingue straniere

Cercando di approfondire l'argomento del post precedente, viene da chiedersi come si sia sviluppata la storia della parola, e quindi anche del concetto, "economizzare" anche nelle lingue diverse dall'italiano.

Come già accennato in precedenza il termine italiano deriva proprio dalla parola francese économiser, da cui deriva anche l'inglese economize e allo stesso modo tutte le altre lingue europee che hanno influenze latine come lo spagnolo economizar, il portoghese (ugualmente) economizar ecc.
Da notare anche l'influenza celtica su alcune lingue europee di un termine diventato in lingua moderna sinonimo diquello anticamente usato in grecia, la parola anglosassone sparian che significa letteralmente  vivere frugalmente, che è diventato in tedesco sparen, allo stesso modo in norvegese sparen, in inglese spare ed in italiano sparagnare quindi risparmiare.

________________________________
Differenti traduzioni del termine italiano  prese dal Collins Online Dictionary
Etimologia dal Dizionario Etimologico Online

Step #01 - Etimologia e significato

Come non è possibile capire una persona senza conoscerne le esperienze vissute, è impensabile poter comprendere a pieno il significato di una parola prima di averne scoperto la storia, cioè l'etimologia.

Detto ciò, poiché il blog sarà incentrato sulla parola "economizzare", è bene riuscire innanzitutto a capire cosa significhi esattamente.
"Economizzare" è una parola arrivata in italiano dal francese "économiser", un derivato di économie, che naturalmente proviene dal latino OECONOMIA  e a sua volta dal greco OIKONOMIA, composto di OIKOS, cioè casa, abitazione ed in estensione patriomonio, e NOMOS, regola o legge, cioè l'arte di regolare o di bene amministrare le cose della famiglia (o dello Stato).

 La sua forma verbale, infatti, significa proprio mettere in pratica quest'arte, come ci ricorda il Vocabolario Treccani, cioè evitare spese superflue o consumi eccessivi, quindi fare economia.

________________________________
Etimologia ripresa dal Dizionario Etimologico Online