domenica 19 aprile 2020

Step #07 - Testo poetico

La tecnologia, scaturita dall'ingegno di molti esseri umani che si sono succeduti, presenta un carattere molto interessante, quello del continuo auto-superamento, cioè un miglioramento continuo. Come già spiegato in post precedenti, questa caratteristica tanto importante della tecnologia è strettamente legata al concetto di economizzare, la parola che stiamo esplorando in questo blog, poiché un rispario intelligente, sfruttare il più possibile gli sforzi per ottenere il massimo risultato, implica indubbiamente un miglioramento dal punto di vista, per esempio, delle risorse utilizzate.
 
Un movimento come quello futurista che vuole celebrare la forza vitale e dirompente dell'uomo, dovrà quindi obbligatoriamente anche elogiare la tecnologia e l'ingegno che hanno reso l'uomo tanto potente. Nell'ambito della poesia Filippo Marinetti, il padre del movimento, sviluppa un "Manifesto tecnico della letteratura futurista" in cui esprime i concetti fondamentali per cui sarebbe stato possibile rivoluzionare la poesia. La questione interessante sta nel fatto che come l'ingegno umano migliora le sue creazioni tecnologiche, allo stesso modo egli vuole migliorare la poesia, quasi come se fosse un macchinario, aggiungengo e rimuovendo caratteristiche al fine di perseguire l'obiettivo. È quindi impossibile da non notare la presenza del nostro concetto in molte poesie.

Prima fra tutte, secondo me, la poesia che ho scelto: "Bombardamento", sempre di Marinetti, presa dal poemetto "Zang tumb tuuum" del 1914, che descrive il bombardamento bulgaro della città di Adrianopoli (1912).
In essa è possibile notare come nel testo si "risparmi" sulle normali convenzioni della poesia, presentando quindi un'opera senza aggettivi, senza avverbi, senza punteggiatura ed altre caratteristiche.

Chiuderei proprio citando i versi finali di questa poesia che seppur dai concetti e la morale discutibili, non può non meravigliare il lettore.


"[...]  Graaaaandi  fragori  non  cancellare  precisare  ritttttagliandoli  rumori  più  piccoli  minutisssssssimi  rottami   di  echi  nel  teatro  ampiezza  300 chilometri quadrati                             Fiumi  Maritza  Tungia sdraiati                             Mont   Ròdopi   ritti                             alture  palchi loggione  2000  shrapnels  sbracciarsi  esplodere  fazzoletti  bianchissimi  pieni d'oro   Tumtumb                            2000   granate  protese  strappare   con   schianti   capigliature  tenebre                            zang-tumb-zang-tuuum    tuuuumb   orchestra   dei  rumori  di  guerra  gonfiarsi  sotto  una  nota  di  silenzio                             tenuta   nell'alto    cielo                             pallone  sferico  dorato  sorvegliare  tiri  parco  aerostatico  Kaudi-Keuy".

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Informazioni attinte da conoscenze personali dalla quinta liceo ed un breve ripasso dal libro di testo "Il Piacere dei Testi volume 5" di Guido Baldi, Pearson editore.

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