mercoledì 15 aprile 2020

Step #04 - Mitologia

Divinità italica dell'abbondanza e degli approvigionamenti fu Annona, dea venerata soprattutto in epoca romana il cui nome rimarca la cadenza annuale degli antichi riti propiziatori legati all'agricoltura.

 Sul retro di un sesterzio Annona regge una cornucopia di fronte a Cerere


Figura importante nell'ambito delle "divinità delle risorse", e motivo per cui ho scelto di scriverne all'interno del blog, è la correlazione con il concetto di "annona", cioè la politica di un paese nella gestione delle derrate alimentari. In particolare al tempo degli antichi romani i magazzini pubblici per il frumento venivano consacrati alla dea, da qui quindi l'origine del nome. La gestione delle scorte di cereali, infatti, è stata una questione centrale per buona parte della storia dello stato romano e non tanto le consacrazioni alla dea quanto il lavoro millenario di moltissimi funzionari ha reso l'antica città di Roma la capitale imperiale che è stata.

Oltre a dover garantire un costante flusso di frumento dalle zone più fertili dell'impero (Sicilia, Egitto), i servizi statali romani dovevano tener conto anche dell'insorgenza di eventuali carestie nella gestione delle risorse, sottolineando di nuovo l'importanza del culto della dea Annona poiché, ancora prima delle leggi scritte, la sua figura sacra nell'ambito della partizione del raccolto per le semine successive e, soprattutto, l'accumulazione nei granai di riserve per le carestie obbligava i contadini all'adempimento di questi compiti importantissimi per la buona salute dello stato.

È facile pensare che i grandi Stati si siano formati attraverso eserciti potenti e vittoriose battaglie, ma uno sguardo più critico può osservare che è l'economia, la gestione delle risorse, che "tiene in piedi" un impero: i cittadini devono mangiare e, con città popolose come quella di Roma, una buona politica è fondamentale per evitare la capitolazione.

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Informazioni prese dalle seguenti pagine Wikipedia:

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