giovedì 11 giugno 2020

Step #20 - Un materiale

Parliamo oggi di un materiale adibito ai più svariati usi, inventato in Germania nella prima metà del XX secolo, il truciolato.

Il truciolato, o truciolare, è un pannello in legno composto da, appunto, trucioli derivanti dagli scarti della lavorazione del legno di ogni tipo. È immediato riconoscerne il successo commerciale, basta guardarsi attorno nella propria stanza (soprattutto e siete appassionati di mobili Ikea).


Il truciolato infatti è stata un'idea geniale soto ogni punto di vista, soprattutto economico e ambientale. Esso infatti è composto da scarti di lavorazione, che non costano praticamente nulla, e viene lavorato per poterne fare qualsiasi cosa, con un guadagno quindi considerevole, ed inoltre risolve molti dei problemi legati alla gestione dei rifiuti delle industrie del legname.
Esistono quattro tipi principali di truciolato: i pannelli di particelle, gli OSB, i LSL ed i pannelli di particelle legati a cemento.

I primi sono quelli conosciuti da tutti, cioè trucioli fini o molto fini legati insieme da colle e compressati in modo che le particelle più spesse si spostio verso l'interno del pannello. Sono generalmente dotati di un rivestimento esterno per renderli più resistenti e impermeabili. Gli OSB sono composti da trucioli lunghi e stretti tenuti insieme da collanti speciali; hanno la caratteristica di essere più resistenti verso una direzione specifica. Gli LSL sono simili agli OSB, sono composti da trucioli di pioppo di dimensioni particolari legati fra loro da colle resistenti all'acqua, a formare dei pannelli di struttura omogenea molto resistenti. Infine i pannelli di particelle legati con cemento sono truciolsti i cui pezzi di legno sono legati con additivi minerali come il cemento in maniera molto omogenea. Vengono utilizzatti soprattutto per gli esterni per la loro resistenza ad insetti, funghi e acqua.

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