martedì 9 giugno 2020

Step #13 - Nel Settecento

Come viene spiegato nel libro "Storia delle macchine" di Vittorio Marchis, la rivoluzione industriale avvenuta in Europa fra il XVIII ed il XIX secolo non è un fenomeno discontinuo. Le invenzioni che hanno permesso uno sviluppo così rapido dell'industria le si è potute sfruttare appunto perché, in paesi come l'Inghilterra in primis, si era formata nel corso del tempo una mentalità dei sistemi produttivi in cui, per esempio gli artigiani sono ormai operai ed un'organizzazione razionale del lavoro diventa sempre più richiesta.

La macchina più famosa inventata in questo periodo è sicuramente quella a vapore di Boulton e Watt. Certo, questa macchina è rivoluzionaria sotto molti punti di vista, ma qual è la correlazione con il concetto che stiamo esplorando nel blog? È pur sempre una macchina che consuma carbone,per quanto più efficiente del legno è sicuramente un combustibile molto più difficile e costoso da reperire.
Per rispondere alla domanda dividiamo quindi i vantaggi economici portati dalla macchina in vantaggi diretti ed indiretti.
Prima della macchina di Watt quella a vapore più utilizzata era la macchina di Newcomen, utilizzata quasi esclusivamente per drenare l'acqua dalle miniere di carbone. La macchina non ebbe successo in altri campi per vari motivi: era estremamente inefficiente, consentiva solamente un ciclo alternativo, era molto grande ed anche costosa. Watt, prendendo spunto da questa, inventa una macchina capace di generare un moto rotativo (molto più facile da implementare nelle applicazioni industruiali) che riceve due spinte dal cilindro nei due versi opposti (al contrario della macchina precedente che poteva solo "tirare" e non "spingere") e soprattutto che utilizza un condensatore esterno. Questo condensatore, in poche parole, permette al cilindro della macchina di non raffreddarsi, quindi di non far abbassare la temperatura del vapore.

Grazie a ciò e ad altri piccoli aggiustamenti (pensare anche solo al regolatore centrifugo), la macchina di Watt permise di migliorare e rendere più economici molti processi produttivi. Il prezzo del carbone calò per via della facilità e velocità di estrazione con le nuove macchine, favorendo quindi il propagarsi delle macchine a carbone in tutta l'Inghilterra e, col tempo, in tutta Europa, abbassando i prezzi degli oggetti di consumo prodotti nelle fabbriche e portando alla formazione della società di massa in cui viviamo oggi, caratterizzata da merce prodotta in serie e a basso costo.

Lascio allegato un video del funzionameto di una delle prime macchine a vapore di Watt. Viene usata dell'aria compressa per non rovinare la macchina, ma il funzionamento è comunque apprezzabile.


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Informazioni attinte dal libro "Storia delle macchine" di Vittorio marchis, Laterza editore, e dall seguenti pagine Wikipedia:

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