martedì 9 giugno 2020

Step #14 - Nell'Ottocento

Inaugurato nel 1869, il Canale di Suez fu un opera per importantissima per gli equilibri economici e di potere mondiali, per secoli le navi per passare dall'Europa all'Asia e viceversa hanno dovuto intraprendere viaggi di mesi per poter circumnavigare l'Africa. Dal 1869 invece le navi si vedono dimezzati i loro tragitti, e le varie compagnie le loro spese.

Idealmente aprire un canale del genere in una posizione così importante può avere solo impatti positivi sull'umanità: viaggi piu economici e meno faticosi che daranno una spinta notevoli ai commerci. Il concetto dell'economizzare sembra essere stato applicato a dovere e la vita di tutti è leggermente migliore. Purtroppo però in pratica non è così.
Come ogni avanzamento tecnologico, vanno sempre considerati anche i possibili lati negativi, cioè i possibili cattivi usi che le persone posso fare di quella certa tecnologia. Ovviamente non sto criticando l'idea della costruzione dei canali, vorrei però solo invitare a riflettere sui fatti. Poiche, certo, questo canale ha migliorato la vita a molte persone, però i commerci che idealmente dovrebbe favorire a tutti portano benessere quasi esclusivamente in una direzione. Grazie al canale infatti le grandi potenze coloniali poterono esercitare meglio il loro potere sulle colonie e ne migliorarono gli scambi, o in altre parole migliorarono gli sfruttamenti. Non è infatti un caso che è stato proprio l'Impero Francese a far costruire il canale.

Ovviamente è stato anche protagonista di guerre nel corso della storia, molte sono le battaglie in cui si è cercato di conquistarlo per poter sfruttare la sua posizione strategica, scontri comunque sempre vinti dal Regno Unito che controlla il canale dal 1875 e che lo ha sempre "tenuto stretto" fino al 1956, anno in cui per via di una crisi internazionale c'era il rischio di far scoppiare una nuova guerra mondiale.

Una terza guerra mondiale "solo" per un'innovazione tecnologica di un secolo prima. Non è incredibile? Per una innovazione che comunque è più che positiva.
Le invenzioni, o innovazioni ecc., non sono mai positive o negative. È lo scienziato, o ingegnere, che al momento della nuova scoperta scientifica, se agisce per il bene comune, deve interrogarsi il più possibile sulle implicazioni delle sue invenzioni

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Informazioni prese dalla seguente pagina Wikipedia

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